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Un macinino da caffè

LO STORICO MACININO DELLA BISNONNA 


La mia bisnonna era una persona molto speciale; sapeva fare di tutto e amava raccontare le fiabe. Quando in una sera primaverile vede sul tavolo della cucina una scatola confezionata, presa dalla curiosità domanda a sua figlia cosa contiene. Conoscendo la sua grande passione, mia nonna le aveva comprato un macinino elettrico. “Con questo non farai fatica a preparare il caffè!” esordisce felice porgendole il dono. Nelle settimane seguenti in casa della bisnonna, l’aroma del caffè si diffondeva nell’aria con la consueta piacevolezza. Al termine del pranzo domenicale si gustava l’immancabile bevanda, elogiando la qualità del nuovo elettrodomestico in cucina. L’unica a non esprimere pareri era la bisnonna, silenziosa e attenta ai commenti dei commensali; si asteneva per non deludere chi le aveva fatto il bel regalo. Alcuni mesi dopo il vecchio macinino da caffè aveva ripreso il suo posto nella credenza. Il lento movimento sulla manovella, il piacevole rumore dei chicchi frantumati e l’inebriante profumo erano tornati! Secondo lei, il caffè macinato a mano,aveva un sapore più intenso; o forse il piacere rassicurante degli antichi gesti aveva avuto la meglio sulla tecnologia.

LA STORIA DEL MACINACAFFÈ 


Durante il XVII secolo vennero costruiti i primi modelli di macinacaffè. Parallelamente nello stesso periodo si diffusero in Turchia e Francia. I macinacaffè turchi erano molto particolari, di forma cilindrica fatti in rame o in ottone; lavorati con intarsi pregevoli arricchiti da pietre raffinate. Anche se i francesi amavano moltissimo questa bevanda, il primo vero esemplare di macinacaffè venne forgiato da un fabbro inglese; Richard Dearmann nel 1799. Oltre oceano, la sua diffusione negli Stati Uniti fu capillare. Nel 1818 il signor Increase Wilson, costruì e brevetto’ il macinacaffè da muro. Bisogna attendere la rivoluzione industriale per la nascita in Europa di imprese di settore; il macinacaffè diventa un oggetto alla portata di tutti. Così in Francia, la Peugeot inizia la produzione nel 1842. Da noi in Italia, nasce la fabbrica piemontese Fratelli Bertoldo nel 1894; col grande successo dell’articolo, viene creato il marchio Tre Spade per la produzione di macinacaffè. Per molti decenni, francesi e italiani si contesero la guida del mercato europeo.

IL PUNTO DI VISTA DI PELLEGRINO ARTUSI


La fortuna di essere italiani sta nel fatto che la genialità dei grandi della nostra amata penisola ci è sempre utile; personaggi eclettici e profondi conoscitori della propria materia. Se per caso ci fosse un dubbio sull’utilità e la bellezza di un macinacaffè “vecchia maniera” basta leggere lo scritto dell’Artusi. Il famoso chef/scrittore nelle sue note,consigliava di macinare il caffè in dosi minime; solo quello che necessita perché una volta in polvere tende a perdere aroma e gusto. Chissà quale macinacaffè usava? Non è dato sapere, i suoi consigli però sono tuttora validi e scientificamente provati.

ANCH’IO AMO I VECCHI MACINACAFFÈ 


Avendo la possibilità di viaggiare in Europa, ho acquistato per me dei bellissimi macinini da caffè. Sono stata colpita dai modelli da viaggio, piacevoli oggetti costruiti per finire in valigia durante le trasferte dei nostri nonni. Ne ho trovati di originali in bachelite. Li ho esposti nella mia cucina sopra una mensola per goderne la vista, ma il piacere è durato poco. Durante una cena con amici mi hanno convinta a venderli. “Tanto poi li ritrovi quando torni a Praga!”. Sarà così, ma per il momento la caccia è aperta e dei favolosi macinacaffè si sono perse le tracce; ben rintanati fatico a scovarli!